Nel mondo della comunicazione visiva, ogni mezzo ha i suoi punti di forza e di debolezza. La televisione, ad esempio, ha una capacità di raggiungere le masse ma è limitata al piano bidimensionale. Il cinema 3D offre un’esperienza più immersiva, ma se l’effetto stereoscopico non è ben calibrato, può provocare malessere. Le proiezioni olografiche stupiscono e impressionano, ma richiedono una precisa gestione dell’angolo di visione e un’attenta progettazione delle immagini. La proiezione mappata è una tecnica potente, ma spesso fraintesa sia dai produttori che dai clienti, e il suo impatto dipende da un’accurata considerazione della luce ambientale e delle ombre coerenti.
Anche i pannelli LED, pur essendo spesso visti come semplici “schermi televisivi” di grande formato, presentano opportunità e sfide uniche. Una parete LED può essere utilizzata semplicemente per trasmettere video e pubblicità, ma con un approccio creativo, può trasformarsi in un elemento che sorprende e coinvolge gli spettatori.
Quando Dal Ben, un rinomato negozio di abbigliamento, si è rivolto a noi di Odara Marketing per progettare il contenuto del loro Ledwall, sapevamo di avere l’opportunità di fare qualcosa di speciale. La nostra sfida era creare un’esperienza che non solo rispettasse l’identità visiva del marchio, ma che sfruttasse anche al massimo le potenzialità del LED, andando oltre l’uso tradizionale del mezzo.
Abbiamo optato per un approccio che unisce la semplicità con l’innovazione. Inizialmente, il Ledwall verrebbe utilizzato in modo convenzionale, con contenuti che richiamano l’estetica del brand. Tuttavia, abbiamo previsto l’inserimento occasionale di elementi visivi sorprendenti, utilizzando tecniche di luce e ombra 3D ispirate alla proiezione mappata. L’obiettivo è quello di creare un’illusione ottica, facendo sembrare che i pannelli si muovano fisicamente, confondendo così lo spettatore e aggiungendo un tocco di magia all’esperienza di acquisto.
Per le animazioni, abbiamo deciso di sfruttare la profondità attraverso l’uso della camera 3D. Questo ci permette di creare un effetto di parallasse, dove diversi elementi dell’immagine si muovono a velocità differenti, conferendo un senso di profondità. Per esempio, abbiamo separato le immagini applicando una camera 3D che, con un semplice movimento laterale, genera una sensazione tridimensionale.
Questa tecnica, che abbiamo già sperimentato con successo nelle applicazioni LED precedenti, permette di “simulare” un effetto 3D anche in immagini statiche. Il risultato è un motion design coerente con la strategia visiva del cliente e capace di sfruttare al massimo l’impatto di un Ledwall.
In sintesi, per Dal Ben, stiamo creando un contenuto che non solo rispecchia la loro identità, ma che invita gli spettatori a guardare due volte, a chiedersi se quello che vedono è reale o un’illusione. E, man mano che comprenderanno il potenziale di questo mezzo, saranno sempre più inclini a esplorare nuove modalità di utilizzo del LED, ampliando così le possibilità creative del loro spazio.